05 agosto 2012

PAAN SINGH TOMAR


Superata la metà dell'anno, ma ancora in attesa del periodo più caldo per il Cinema in lingua Hindi, quello di Diwali, il film evento del 2012 sembra essere Paan Singh Tomar. Dopo una lunga gestazione, il regista Tigmanshu Dhulia, infatti, pensava a questo soggetto dal 1990, e terminato nel 2010, Paan Singh Tomar è stato distribuito solo lo scorso marzo per una precisa strategia di marketing e perchè potesse essere presentato a più Festival, anche a quelli che richiedono che le pellicole siano inedite (*). Il film ha incassato molto di più di quanto sia costato e ha raccolto un successo ed un entusiasmo, suscitato anche tra gli addetti ai lavori, le cui ragioni, però, vanno al di là di un qualsiasi, per quanto brillantemente ideato, piano di lancio.
(*) L'intervista di Box Office India a Tigmanshu Dhulia, già segnalata da Cinema Hindi nelle Breaking News qui.

TRAMA

Paan Singh Tomar (Irrfan Khan), famigerato fuorilegge della Chambal Valley,  racconta, intervistato da un giornalista, di come sia divenuto prima un soldato dell'esercito, un atleta pluripremiato e infine un ribelle e un bandito. Ispirato alla vera storia di Paan Singh Tomar (1932-1981).

RECENSIONI

The Times of India ****
La pellicola funziona grazie ad Irrfan che dà vita a Paan Singh Tomar come atleta, come marito e come fuorilegge. Una performace impeccabile di un perfetto attore. Come sua moglie, Gill, che emerge con una meravigliosa composta interpretazione. C'è anche dell'umorismo, delicate e intense scene romantiche tra i due.
Dhulia ottiene un ottimo lavoro anche dal resto del cast. Le riprese, soprattutto delle gole e del fiume, sono eccellenti.
In un paese ossessionato dai superpagati giocatori di cricket, una biografia di un ex campione nazionale di atletica è una ragione sufficiente per celebrare. Ma il film di Dhulia è molto di più. E' uno dei film più superbamente realizzati che sottolinea il legame tra vita, sport e società.
Avijit Ghosh, 01.03.2012
La recensione integrale.

Hindustan Times ***
Irrfan conferisce a Tomar grazia e una quieta dignità. Tanto che  persino quando incontra l'inevitabile destino dei banditi e il suo corpo crivellato dai proiettili cade nella terra, c'è qualcosa di eroico in lui.
Paan Singh Tomar è fiction ispirata a reali avvenimenti. La storia è notevole, Tomar è un un soldato dell'esercito che entra nella squadra di atletica solo per avere delle porzioni di cibo maggiori. Dopo una corsa, la prima cosa che fa è afferrare e divorare un cespo di banane. Tomar ha fede nel sistema e non decide di ricorrere alla violenza fino a quando un fiacco e palesemente corrotto poliziotto si rifiuta di prendere atto delle sue difficoltà e gli chiede invece il perchè gli stranieri, visto che Tomar ha viaggiato per partecipare alle competizioni internazionali, si vestono così poco.
Un ferito e arrabiato Tomar si chiede: Desh ke liye faltu bhagey kya? (E' stato inutile correre per il mio paese?) (*)
Il momento è di genuino pathos.  Come lo è la riflessione dolente (di Tomar) al giornalista sul fatto che nonostante sia stato un sette volte vincitore dei National Games, fosse rimasto anonimo, mentre i sequestri e gli omicidi lo hanno reso famoso. Ma a dispetto  dell'abbondante materiale grezzo e della qualità delle interpretazioni Paan Singh Tomar non vola alto. A tratti la sceneggiatura è lenta e stranamente inerte.
Più grave, non si ha il senso di che cosa abbia causato la conversione di Tomar da soldato a assassino sulla sua psiche. Sì, lui ricorre alla violenza perchè provocato, ma successivamente sembra curiosamente a suo agio come criminale.  Il regista Tigmanshu Dhulia costruisce una relazione amorevole tra Tomar e la moglie, Indra, interpretata da Mahie Gill. Ma Idra e i due figli per lo più scompaiono dalla sua vita quando egli diventa un fuorilegge, e noi non lo vediamo mai soffrire per loro.
Paan Singh Tomar ha buone intenzioni ma non emoziona.
Volevo sentire di più. Ma quello che Dhulia e Irrfan ci danno è un personaggio che è insieme complesso e infantile. Merita di essere visto.
Anupama Chopra , 02.03.2012
La recensione integrale.
(*) Grazie ad Atif e Dev per la consulenza linguistica.

Diana **** 1/2
Tigmanshu Dhulia è stato capace di sorprendere riuscendo a fare ancora meglio che con il già ottimo Sahib biwi aur gangster. Il regista ha scovato anni fa la storia di Paan Singh Tomar, se ne è appassionato e ne ha sviluppato meravigliosamente le ampie potenzialità. Le vicende del campione, diligente soldato e affettuoso marito che diventa un fuorilegge, sembrano già romanzo, nelle mani di  Dhulia si trasformano in leggenda. I torti subiti, le ingiustizie commesse ai danni di Tomar, accostati al ritratto che ne viene offerto nel primo tempo, di uomo mite, disciplinato e volitivo, ispirano grande empatia. Irrfan Khan in stato di grazia rende il suo personaggio vivo e reale. La sua presenza carismatica e l'interpretazione composta regalano naturalezza alle eccezionali imprese dell'atleta e ammantano di fascino la quotidianità del padre di famiglia.
Un film intenso, completo che suscita coinvolgimento, divertimento e commozione di prima classe.

Il bello:
- Il gelato offerto a Tomar dal maggiore Masand come dono di congedo.
- Irrfan Khan.
E sì, di lui si dicono meraviglie e sono tutte meritate. Irrfan dimostra una classe rara e offre una performace straordinaria che rimarrà come una delle migliori della sua già notevole carriera.
- Sui titoli di coda scorrono i nomi degli atleti indiani scomparsi senza essere celebrati ed ora dimenticati.

Il brutto:
Niente.

LA SCHEDA DEL FILM

Cast:
Paan Singh Tomar - Irrfan Khan
La moglie di Paan Singh Tomar - Mahie Gill
Il Maggiore Masand - Vipin Sharma
Matadeen Singh Tomar - Imran Hasnee
Gopi - Nawazuddin Siddiqui
L'ispettore Rathore - Zakir Hussain
Il coach - Rajendra Gupta
Bhanwar Singh - Khan Jahangir Khan
Il giornalista - Brijendra Kala
Ramcharan - Sitaram Panchal

Scritto da Tigmanshu Dhulia e Sanjay Chauhan

Diretto da Tigmanshu Dhulia

Prodotto da Ronnie Screwvala

Musiche di Abhishek Ray

Distribuito da IBC Motion Pictures

Anno 2012

CUTIOSITA'

- Il film è frutto di un lungo lavoro di ricerca e documentazione da parte di Tigmanshu Dhulia ed è stato girato tra le gole di Chambal, nel Dholpur e nella vera caserma di Roorkee dove visse Tomar.

 - Anche Irrfan si è preparato con grande rigore, allenandosi nella corsa ad ostacoli. Durante le riprese, però, si è rotto la caviglia. Ecco un video, un po' casalingo, in cui si vede l'attore sul set, con il piede fasciato.

 - Tra le diverse interviste ad Irrfan Khan segnalate in questi mesi da Cinema Hindi nelle Breaking News, riproponiamo quella del Times of India dello scorso 13 marzo, in cui Irrfan parla diffusamente del film, della voglia di cimentarsi con un personaggio realmente esistito perchè "la vita è più interessante della finzione". Si esprime inoltre, in merito al rapporto, raccolto dalla polizia, di un nipote di Tomar che ha lamentato il mancato pagamento che gli sarebbe stato promesso da Dhulia per le informazioni fornite.

Il contatto Twitter di Irrfan Khan.
La pagina UTV dedicata al film.

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